Settimana delle Neuroscienze: A Brescia si parla di Scienza e Tecnologia
06/05/2014
1° EVENTO: martedì 6 maggio – ore 15,30
Titolo: Storia ed epistemologia delle Neuroscienze. Una sintesi.
Relatore: Prof. PierFranco Spano – Professore Emerito Università degli Studi di Brescia
Sede: Aula Magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Brescia
2° EVENTO: mercoledì 7 maggio – ore 15,30
Titolo: Ruolo della ricerca nel campo delle Neuroscienze: i potenziali applicativi nelle malattie neurodegenerative e le implicazioni per la sanità pubblica italiana.
Relatore: Dott.ssa Roberta Ghidoni – Vice Direttore Scientifico IRCCS Fatebenefratelli Brescia
Sede: Aula Magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Brescia
3° EVENTO: Laboratori didattici: giovedì 8/ venerdì 9 maggio
Laboratorio per studenti: il modello di Zebrafish
Il laboratorio prevede una lezione teorica su Zebrafish zebra (Danio rerio), un piccolo teleosteo che vive, in natura, nelle acque dei fiumi del sub-continente Indiano. Dagli anni 90 del secolo scorso è diventato uno dei modelli animali più utilizzati per la ricerca biomedica e ambientale. In particolare, Zebrafish sta assumendo un ruolo rilevante come modello per la rigenerazione dell’encefalo e per le malattie neurodegenerative umane. Tutto questo per la relativa facilità con cui può essere allevato in piccoli spazi e con costi contenuti, per la rapidità con cui avviene lo sviluppo degli embrioni che, completamente trasparenti e sviluppandosi all’esterno della femmina, sono osservabili direttamente dallo sperimentatore e, infine, dalla messa a punto di numerose tecniche per la manipolazione genetica dell’embrione che permettono studi sofisticati sui meccanismi molecolari che governano lo sviluppo embrionale. Durante l’incontro saranno visitati gli acquari dove viene mantenuto Zebrafish, con descrizione delle modalità di allevamento e accoppiamento dei pesci. Infine, i partecipanti potranno prendere visione, mediante stereo-microscopi, degli embrioni di Zebrafish a diversi stadi di sviluppo, osservare la formazione delle principali strutture anatomiche, in particolare quelle relative al sistema nervoso e, mettendo in gioco l’abilità manuale di ciascuno, provare a liberare l’embrione dal “chorion” da cui è avvolto.